Quindi nella quotidianità tendiamo a ritenere oggettivo quel che è soggettivo in virtù dei limiti che ci definiscono come esseri incarnati; vediamo cose che se potessimo astrarci dalla nostra composizione e percezione attuale coglieremmo diversamente.
libero arbitrio
Non è vero che l’uomo, quando sceglie, è libero [vdc17]
Le basi della Via della conoscenza. Si può arrivare ad ammettere che un uomo può cogliere degli elementi di libertà nel suo agire quotidiano, mentre non si può ammettere che il percorso evolutivo dell’uomo presenti delle libertà quando finalmente in lui si abdica alla mente.
L’umano non dà la vita, né la morte
Continuo qui un ragionare iniziato giovedì durante la riunione della Via del monaco, quando A. ha posto la questione della decisione di autorizzare l’alimentazione artificiale in un anziano ai suoi ultimi scorci di vita.
Personalmente ritengo che non sia nell’arbitrio umano dare la morte, e nemmeno la vita.
Ritengo che l’umano – inteso come identità – sia tramite di decisioni che lo precedono e lo vedono come semplice esecutore nella dimensione del divenire.
Faccio un esempio limite per esporre la mia visione: