L’uomo è dotato di autoconsapevolezza, cioè del pensiero che riflette su se stesso. Non si tratta soltanto di pensare, ma di un pensiero che, riflettendo su di sé, fa percepire all’uomo se stesso, ciò che gli sta attorno e la relazione fra ciò che sta attorno a sé e in sé; tutto questo attraverso l’attività intellettiva, sia razionale che intuitiva e deduttiva.
mente
La natura del presente senza interpretazione [sentiero67]
Il quotidiano è presente: situazioni, accadere, fatti presenti. Non una sequenza di fatti, ma fatti presenti, accadimenti senza un prima e senza un dopo. Fatti nudi, senza tempo.
Conoscere la natura della mente attraverso la disconnessione [sentiero45]
C-La disconnessione è un modo per conoscere la natura della mente/identità
La capacità riflessiva e quel che la mente occulta [scomparire31]
Una voce: Partiamo da cosa incontra l’agente nel trovarsi nella nuova ottica dentro il processo. Quando lui inizia a percepire flash di disconnessione, muore pian piano in lui il bisogno di connettere.
La mente occulta la sacralità del quotidiano [vdc52]
Le basi della Via della conoscenza. Che cos’è ogni mente di fronte al quotidiano?
Partecipante: Non è certo vento che va.
E se non è vento che va, che cos’è? È la vostra garanzia.
Distruggere ogni concettualizzazione [vdc50]
Le basi della Via della conoscenza. Il deserto è solo la sconfitta di ogni mente, e perciò tutto ciò a cui ancora agogna è destinato a morire in quel deserto, compresa l’umana immagine di un Divino. Però non nascerà qualcos’altro: ci sarà solo un continuo stanare quella mente entrata in un deserto interiore.
Smascherare la mente attraverso la mente [sentiero24]
Cosa fa sì che si amplifichino in un individuo le condizioni per il Vuoto, per l’Accogliere, per l’Indiviso?
L’affievolirsi dell’identità? La sua marginalizzazione? Lo scomparire?
Quando diventa chiaro, compreso, sentito, vissuto, che vivere è sperimentare l’Assoluto, l’interpretazione mentale dov’è?
Il principio di causa-effetto crea connessioni per l’identità [scomparire10]
Abbiamo visto, fin qui, che lo scomparire dell’agente passa attraverso il venire meno del meccanismo del connettere. Ora affrontiamo la terza connessione da voi operata. La prima è con le mete, la seconda è con il passato, la terza è con l’introduzione del principio di causa ed effetto nella via interiore.