Mettiamo a disposizione di chi ci segue questa raccolta di materiale frutto di alcune discussioni in una chat interna del Sentiero. Il Pdf per la stampa.
La realtà non è una che Diviene, ma una che È. L’essere umano consapevole e risvegliato comprende la simultaneità di Essere e Divenire e ne vive il paradosso. In ‘superficie’ vediamo il Divenire, in ‘profondità’ sentiamo l’Essere.
mente
Trasformando i fatti in problemi [37G]
[…] Il suo costruire concetti sulla vita non rappresenta la realtà, ma soltanto la sua voglia [dell’uomo] di rendere assoggettabile a sé ciò che accade, sovrapponendogli significati che riconducono tutto a un ‘mondo per sé’, in modo da riuscire a controllare l’accadere, oppure ad attenuarlo nei suoi effetti, che l’uomo si immagina sempre indirizzati a lui.
Ciò che la mente ci nasconde. Il libro (95 pp. A4)
È un libro che raccoglie la sostanza dell’insegnamento della via della Conoscenza, e che attraverso una formulazione sintetica lo rende accessibile anche a coloro che non hanno modo di affrontare i libri e le dispense trasmesse in tanti anni.
Ordine e guazzabuglio: gli opposti che la mente usa [V31]
Un partecipante: Avere delle priorità significa dare un ordine alle cose.
No, significa subire un ordine, cioè costringervi lì dentro. Voi uomini vi sentite spesso obbligati a mediare fra aspirazioni vostre e altrui, fra vincoli e opportunità, vale a dire fra azioni mosse da un desiderio e situazioni esterne che temete possano inibirle.
Il mondo per sé, il mondo in sé [V30]
L’uomo si ribella a sentirsi dire che il tempo non gli appartiene, però è così. Tutto accade e niente è a sua disposizione: non il tempo, non gli altri, non la realtà che diviene. Tutto non-è, ma si può anche dire che tutto è vuoto assoluto.
Mai vivete l’altro come ciò che c’è in quel momento [V29]
Mentre state vivendo un fatto presente, già costruite su di esso delle ipotetiche conseguenze, e quindi lo vivete in base a ciò che non c’è. In quel momento siete collocati fisicamente nel presente, ma con l’attenzione rivolta al mondo mentale, intenti a costruire interpretazioni ‘possibili’ da sostituire a ciò che c’è.
Il tempo dell’immaginazione e i suoi oggetti psichici [V28]
La resa alla vita si gioca sul tempo. È il tempo della mente l’ambito, del tutto particolare, in cui l’uomo si sente costretto a sperimentare la resa alla vita, che non nasce dalla sua volontà di accettazione, ma dal sentirsi deprivato di quello che voi tutti amate molto, vale a dire l’essere padroni di un tempo stabilito a priori, o perlomeno di mantenerne una buona parte a vostra disposizione.
Guardare al presente, non ai contenuti della mente [V26]
Voi mettete in campo le vostre condizioni anche nel relazionarvi con l’altro da voi e, quando riscontrate una diversità rispetto ai principi che avete stabilito, non guardate all’altro come a colui che può aiutarvi ad abbattere le vostre barriere, ma come colui che vi ostacola nello sforzo di mantenerle sempre più solide.