La vita monastica nel medioevo10: le ore di sonno

Come vivono i monaci oggi? Grosso modo come han vissuto i loro predecessori. Levata molto mattiniera, tra mezzanotte e le due per cantare le Vigilie (attualmente mattutino). Quest’uso si spiega per due ragioni. Nel medioevo tutti si alzavano di buon mattino.

continua..

La vita monastica nel medioevo9: il seme fecondo

Verso la fine di una giornata di ottobre una dozzina di uomini che portavano dei carichi molto pesanti si fermarono al margine di una radura della foresta polacca, vicino alla Vistola. Pioveva dal mattino, una pioggia pesante e fredda e i vestiti, imbevuti d’acqua, pesavano sulle spalle.

continua..

La vita monastica nel medioevo8: i voti

Il capitolo 58 della regola ci dice come bisogna accogliere coloro che chiedono di entrare in monastero. Si tratta di un vero e proprio psicodramma. II candidato è accolto male; non gli si accorda una «entrata facile», lo si fa attendere alla porta per «4 o 5 giorni», lo si ricopre d’ingiurie (bisogna credere che le vocazioni non erano rare all’epoca e che esse erano solide).

continua..

La vita monastica nel medioevo6: il priore

Al primo posto tra gli «ufficiali» (oboedinttiarii) che sono incaricati di aiutare l’abate a governare i monaci e ad amministrare i beni del monastero c’è il priore. Sarebbe eccessivo dire che questo «funzionario» goda dei favori di Benedetto. In realtà il patriarca non lo vuole.

continua..

La vita monastica nel medioevo5: l’abate

A ogni signore, ogni onore. L’abate, secondo san Benedetto, è il vicario di Cristo in terra (vices Christi ereditar agere, c. 13, 29), il padre del monastero sia sul piano materiale (c. 33, 8) che su quello spirituale (c. 49, 22), il pastore (c. 2,15.22), il maestro (c. 3,14), il medico (ec. 28, 8), il maggiordomo della casa (cc. 64,16 e 3,14).

continua..