Dicembre

La notte s’apre pian piano al giorno,
nella legnaia appena si intravede la ramaglia
per accendere la stufa.
Il giorno sorprende questi due piccoli esseri
che silenziosi e lenti brigano
attorno alle loro occupazioni, senza affanno.

Perché dubitare?

“Dopo una giornata passata a mendicare,
torno alla mia capanna e chiudo la porta.
Brucio nel focolare dei rami ancora verdi;
leggo con calma le poesie di Kanzan.
Il vento dell’ovest porta la pioggia.
Ogni tanto, distendo le gambe e mi riposo.
Perchè affannarsi, perché dubitare?”
Ryokan, monaco dello zen, 1758-1831
Poesie di Ryokan, La vita felice editore

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Fatti

In questi giorni lunghi andiamo a dormire che c’è ancora luce e ci alziamo che albeggia.
Di notte il canto delle rane, di giorno quello degli uccelli ci tengono compagnia.
La costa, i bagnanti, le auto, sono lontani.
Qui non c’è tempo, solo un piccolo procedere discreto di fatti che accadono.

Aurora

Il canto dell’usignolo giunge dalla finestra spalancata insieme alla brezza fresca dell’aurora;
tutta la notte è stata pervasa del suo canto.

Liberamente

Quando il tempo è in armonia,
esco col bastone per una passeggiata primaverile.
Al mormorio del ruscello nella valle
fa eco il canto degli uccelli nella foresta.
Se incontro un monaco, cammino con lui;
se un amico, vado ospite in casa sua.
Non assomiglia questa mia vita
ad una nave che solca liberamente il mare?
Ryokan, monaco dello zen
da: Poesie di Ryokan, La vita felice Ed.

Momenti

Seduti sotto al tiglio abbiamo parlato dei piccoli accadere della via.

Piccoli semi

Piccoli semi in terra
Nascono minuti e silenziosi
Puntini sparsi
Come stelle in cielo
Ad indicar la via la notte.

continua..