Ancora oggi la giornata del monaco è interamente organizzata in vista della preghiera: «niente sia preposto all’opera di Dio» (operi Dei) dice il capitolo 43,5 della regola. Mattutino, Prima, Terza, Sesta, Nona, Vespri e Compieta si succedono da secoli.
preghiera
“Li riconoscerete dai loro frutti”
Quando una vita è dedicata alla sfera interiore e spirituale, i suoi frutti si vedono: le nostre parole, i nostri pensieri, le nostre azioni in quella direzione sono rivolti, quelle dimensioni specchiano.
Dalla sequenza dei fatti, al Ciò-che-è
Questo rispondo a Samuele nel post: Quando una persona inizia a meditare e a pregare? La “chiamata”
Tu dici che l’adesione alla identità è generata dalla identità stessa: condivido, ed è un adesione che sorge dalla necessità dell’identità di sentirsi d’esistere e da quella della mente di catalogare, dividere, qualificare e quantificare.
Quando una persona inizia a meditare e a pregare? La “chiamata”
Quando non basta più a se stessa.
Quando non è più il centro di un microcosmo.
Quando sente che vasto è tutto ciò che è altro da lei,
vasto e apparentemente inconoscibile,
e ne è attratta.
Quella attrazione che non si può trascurare, né tacitare, è la “chiamata“.
Sulla disciplina del leggere e sulla gratuità del monaco
So quante poche forze rimangano dopo una giornata di lavoro, soprattutto in estate.
So anche quanto duro sia alzarsi prima il mattino e rinunciare a un po’ di sonno.
E so che, ad alcuni, riesce questo sacrificio, ma debbono possedere un motivo valido per affrontarlo.
L’esperienza certosina della preghiera continua e il Sentiero contemplativo
Alcune considerazioni in merito al post Vite dedicate all’unificazione: la via dei certosini.
Ai nostri occhi risalta il ritmo pressante della preghiera personale e collettiva: ci sembra opprimente, soffocante, improntato ad un forte rigore, dice Natascia.
Cosa chiedo ai miei fratelli e sorelle nel cammino
Chiedo loro di essere confidenti e sinceri gli uni con gli altri?
Chiedo loro di essere reciprocamente confidenti ed onesti?
Chiedo loro di essere radicalmente dediti?
Nessuna di queste cose chiedo loro.
Amici dell’Assoluto, innanzitutto
Leggo con interesse altalenante le discussioni interne al Sentiero contemplativo: sembra che i destini di questo organismo dipendano dal grado di confidenza tra i suoi membri, da come essi riescono a comunicare i vissuti, a stabilire una comunicazione franca e sincera, a non aver timore di esporsi nei limiti come nelle comprensioni.