Un pomeriggio tiepido d’autunno.
Uno come tanti altri.
Un ufficio pubblico come tanti altri.
Burocrazia, come tanta altra.
Minuti di fila in attesa, come tanta altra.
quotidiano
Sono di tutti
Da oggi nella mia auto c’è un oggetto in più: un piccolo sacchetto di crocchette per gatti.
Anni fa la mia mente avrebbe prodotto infiniti pensieri carichi di imbarazzo, vergogna, e giudizi vari. “Cosa penseranno le persone di me?”.
La distorsione della realtà prodotta dalla mente
Spesso la mente gioca brutti scherzi. Pretende di poter sapere, prevedere, programmare ogni cosa a priori. Crede di poter conoscere sempre come andrà a finire. E’ arduo per lei arrendersi di fronte al fatto che, in realtà, nonostante gli schemi, le previsioni, i progetti, gli esiti sono tutto fuorché certi.
L’esercizio della pazienza
Potremmo osservare le stagioni della natura e quelle della vita dell’uomo nell’ottica della pazienza.
Che cos’è la pazienza? Quello stato che sorge dal non essere vittime della spinta dell’identità che costantemente cerca scene nuove.
Come sorge? Allenandosi nella disconnessione da questa spinta.
Fratello deserto
Ieri Alessandro e poi Francesca hanno fatto riferimento al deserto.
C’è, nel nostro cammino quotidiano fatto di piccoli accadere, di minuscoli accadere, di routine senza scampo, un più assiduo compagno di viaggio?
E cosa sussurra?
-Per quanto tu possa disporti al nuovo, quando questo accadrà in un attimo lo avrai integrato e avrà perso la sua specificità.
-Di accadimento in accadimento ti svuoterò nell’interiore e ti sembrerà che nulla abbia per te colore e sapore.
Procediamo per tentativi
Cerchiamo di preservarci da ogni presunzione ricordando che procediamo per tentativi. Di situazione in situazione il nostro sguardo si fa più profondo, la conoscenza e il sentire si ampliano grazie a ciò che incontriamo, di qualunque natura sia.
Senza certezze procediamo, senza chiederci più di quanto possiamo,
Il denaro e la fiducia
Alcuni di noi fanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese.
Considerando che nulla è dovuto alla sfortuna ma tutto è opportunità di apprendimento e come tale viene generato dalla coscienza, credo che la precarietà di risorse economiche ci possa indurre a:
-vivere fino in fondo la manifestazione del nostro essere, affermando oltre ogni resistenza, inadeguatezza, dubbio, il nostro diritto ad esserci, ad avere un posto nel mondo, a ricevere la giusta remunera-
zione per il lavoro prestato;
Primo mattino
Albeggia,
nel silenzio mattutino
il quieto chiacchierare
degli uccelli,