Una delle caratteristiche più straordinarie della vita monastica è la sua estrema regolarità. Tutto vi è regolato, controllato, minutamente organizzato, programmato, con una minuzia incredibile. I fatti della vita quotidiana—il pasto, le cure del corpo, il modo di salutare l’abate o di ricevere gli ospiti, di rompere il pane o di bere, i gesti di cortesia— sono descritti punto per punto nei consuetudinari. Per ogni giorno. Per tutti i giorni della vita.
ritmo
La pausa: da fatto occasionale a ritmo del vivere
Dal post Nella pausa c’è l’irrompere della vita dentro il quotidiano: Nella pausa c’è l’irrompere della vita dentro il quotidiano, quello stesso che l’uomo fa parlare essenzialmente di lui: dei suoi sentimenti, dei suoi pensieri, dei suoi progetti, delle sue piccole beghe o grossi ‘problemi’, delle sue etichette e delle sue relazioni.
Nella pausa c’è l’irrompere della vita dentro il quotidiano [V8]
L’uomo che percorre un cammino interiore pensa spesso di aver compreso il proprio ruolo nella vita e le si rivolge, quasi personificandola, e le si offre affinché essa faccia di lui ciò che vuole.
Il ritmo delle giornate del monaco
Il ritmo di una giornata è come la colonna vertebrale di una persona: rende possibile il compiersi della vita. Per dei monaci che vivono nel mondo, come molti di noi, e non hanno il sostegno dello scorrere ritmato della vita entro le mura di un monastero, può risultare complesso l’essere sostenuti e condotti dal ripetersi sempre uguale degli appuntamenti nelle ore del giorno e della notte.