Pieni di illusioni

Siamo pieni di illusioni,
crediamo che la via spirituale
sia la via del senso,
che conduca ad una vita di senso.
Conduce invece alla morte
del significato stesso
del termine “senso”,
conduce alla morte di ogni ricerca.
La sua forza,
le chiavi
risiedono in questo ripetuto
accadere dell’esperienza del morire.
Il valore del quotidiano
è nello svuotamento di senso che produce.
La routine non lascia scampo,
ogni aspetto della giornata
viene banalizzato e ridotto a niente.
Devi andare a frugare per trovare
le pietre miliari del tuo cammino
perché tutto viene appiattito.
Quali sono le pietre miliari?
Non ce n’è alcuna.
Frughi e non trovi niente.
Non c’è alcun riferimento.
Ogni cosa, ogni fatto,
è semplicemente se stesso.

Quel processo

Quei giorni
permeati dal processo
di un qualcosa che muore.
Non c’è tristezza
né altro:
uno sguardo profondo,
penetrante ed assorto
su questo scomparire.
Viene osservato quel processo,
da chi?

Senza fine

E’ senza fine
il gesto dell’inchinarsi
di fronte alla vita,
dentro alla vita.

Non ti riguarda

Puoi parlare
per giorni,
puoi tacere
per giorni
e ti sembra
che non ti riguardi.

Niente

Puoi appoggiare
l’attenzione
solo sull’adesso.
E’ straordinario
come non rimanga
niente.
Niente.

Passo leggero

Un passo leggero,
orme
che la prima pioggia
cancellerà.

Zero

Tu osservi
lo spettacolo
della vita
e non sai
più niente.

Quella interpretazione

Quel bambino, quella interpretazione di noi stessi che chiamiamo bambino, e che oggi osserviamo come un dato di realtà, sappiamo che domani sarà diverso, come oggi è diverso da ieri.
Per quanto io rimanga legato ai miei paradigmi questi mutano, per quanto io resista, la vita non si cura della mia resistenza.
La vita accade e quando io non interpreto più il suo accadere alla luce di un qualche paradigma, quando non interpreto più me come altro da essa, nemmeno come osservatore, scompare non solo il bambino ma, inesorabilmente, scompaio anche io, essendo io niente altro che una interpretazione della realtà.

E’ così

Osservo la vita accadere
e non ho nulla da aggiungere.

Vuoto

Vuoto.
Suona male
alle orecchie dell’uomo.
Solo uno spazio vuoto
può essere attraversato.
Solo uno spazio vuoto
può essere colmato.
Osservi.
Non ha importanza
né il vuoto, né il colmo.
Osservi il processo
con occhi attenti.

Oltre

Oltre ogni apparire,
ogni frammentazione,
ogni io/tu;
oltre la danza,
c’è quella comunione,
quell’altro non altro,
quell’essere unico corpo
che pulsa di un’unica vita.