Vuoto

Vuoto.
Suona male
alle orecchie dell’uomo.
Solo uno spazio vuoto
può essere attraversato.
Solo uno spazio vuoto
può essere colmato.
Osservi.
Non ha importanza
né il vuoto, né il colmo.
Osservi il processo
con occhi attenti.

Oltre

Oltre ogni apparire,
ogni frammentazione,
ogni io/tu;
oltre la danza,
c’è quella comunione,
quell’altro non altro,
quell’essere unico corpo
che pulsa di un’unica vita.

Un insieme

Nei piccoli insignificanti gesti
di ogni attimo,
la consapevolezza
di una irrilevanza,
di un essere veramente piccoli.
Aspetto di un insieme,
dove il centro è l’insieme.

L’insignificante

Incapaci di vedere l’evidente
cerchiamo lo straordinario.
Allora siamo attenti ai fenomeni
e vogliamo gli assoluti:
la pace, la felicità, l’armonia.
Ci colpiscono quegli uomini
che dicono di vivere in sé
quegli assoluti.
Non avendo idea di che cosa sia la pace,
pensiamo che assomigli ad un mare immobile:
ai nostri occhi la pace è un fenomeno,
non uno sguardo.
Ma non è un problema di assoluti, né di fenomeni,
solo di un restringersi progressivo,
fino a scomparire,
di qualsiasi interesse per sé.
Da quello scomparire
nasce un mondo molto vasto
ma che, difficilmente, ti porta
a fare uso di quei termini
che configurano degli assoluti.
Il vasto ama il piccolo e trascurabile:
l’insignificante.

La vita che accade

Nel momento in cui la vita accade
tu puoi solo tacere,
non puoi aggiungere niente,
non ti è permesso.
In quel momento c’è solo lei
ogni aggiunta è superflua.
Cos’è quell’accadere?
E’ la piccola manifestazione
minuta e insignificante,
quella su cui mai posi lo sguardo,
che avviene e ti ammutolisce.

Il tempo è immobile

Le prime luci del mattino
crescono pigre
immerse in un silenzio vasto
ritmato dal verso dei pettirossi.
Il tempo è immobile.