Pensieri, emozioni e “ciò che è”

Una comunicazione di Soggetto, via della Conoscenza (13)
“Chi diventa non-mente non abdica alla sua relazione con quanti rimangono attaccati alla dualità, anzi, si presenta a loro e offre loro il proprio non-essere al fine che tutti gli altri possano cogliere proprio questo non-essere, se hanno la capacità di coglierlo.

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Pasqua: imparare, lasciar morire, rinascere

Quando impariamo qualcosa (da un insegnante, da un collaboratore efficace, dalla vita) che ha caratteri universali, nel momento in cui lo impariamo quell’elemento universale viene caratterizzato, interpretato, vissuto in modo personale, assume una connotazione personale.

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Lo sguardo equanime

Nei giorni scorsi mi sono trovata nell’orbita di una persona impietosamente ingabbiata nell’individualismo.
Impigliata in una descrizione identitaria prepotente, schiacciante, aggrappata alle cose, arida, sfiduciata, fragilissima, ciecamente opportunista.

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J.Krishnamurti. Finire, mentre si vive

“Nel finire c’è un nuovo inizio. Se finite, accade qualcosa, le porte si aprono; ma, prima di finire, voi volete essere certi che la porta si aprirà. E quindi non mettete mai fine ai vostri motivi.

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Senza direzione

Non dovendo i giorni produrre alcun risultato e condurci in alcuna esperienza o realizzazione, il tempo e lo spazio interiori che si presentano 

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L’amore nulla lascia immutato

Dice un’amica: “Non ho più motivazione. Non c’è scopo nella mia vita, solo un essere portata.”
Mi chiedo: “Se non c’è più uno scopo personale, qualcosa che ci muove e che per noi ha un senso, che ci conferisce un senso, che cosa diventa la vita?”

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In prestito

Salire in macchina e guidare per le vie della città.
Registrare, attutito come se raggiungesse sott’acqua,

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