Il sentire che parla al sentire

Nascosti dietro il velo dei pensieri, delle idee, delle interpretazioni, dietro tutto quello che affermiamo essere noi, non vediamo l’evidente e l’essenziale.

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Come un fiore al mattino

L’incontrarti mi commuove.
Il solo fatto che ci sei, che poni una domanda, che ti interroghi su di te e sulla vita, mi tocca nel profondo.

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La fedeltà esistenziale

Un passo della discussione sulla fedeltà nella coppia in atto sul forum.
“Cammino con te, cammini con me, ci riconosciamo vicendevolmente collaboratori efficaci e privilegiati nel sentiero del vivere.
Riconoscere all’altro questa funzione realizza la fedeltà esistenziale.
Questo è il centro delle relazioni, l’essenza dello stare assieme, la ragione per cui l’uomo non vive da solo ma cerca l’altro.

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La fedeltà nella coppia

Abbiamo avviato nel forum una discussione su questo tema nel tentativo di indagarne la complessità, affrontandolo da un punto di vista non morale, ma reale: fatto che accade e che ci interroga.

La resistenza dell’identità al nuovo

Da Francesca: “A volte, mi sembra, si ha paura che il “distacco” corrisponda ad una assenza di coinvolgimento. Forse perché l’idea di coinvolgimento che abbiamo è rivolta ad alimentare l’emotività nella quale ci identifichiamo?”
E’ così. La mente/identità, basandosi sugli strumenti interpretativi di cui dispone, considera vita soddisfacente e gratificante quella che contiene un certo tasso di cognizione, di emozione, di sensazione, di azione.

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Tutto può essere perduto

Ogni interpretazione di sé, dell’altro, della vita, viene scalzata da una interpretazione più sofisticata: non esiste l’interpretazione autentica, l’identità originale, esistono processi mutevoli, spesso, quasi sempre, aleatori. Istantanee di noi che ci piace appendere allo sportello del frigorifero. Patacche da appuntarsi al petto.
Quando non c’è più interpretazione che cosa diventiamo noi, l’altro, la vita?

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L’identificazione

L’identificazione con il pensiero, l’emozione, il corpo, ci impedisce di vivere centrati sulla nostra essenza: siamo sentire, innanzitutto e prioritariamente, che si manifesta nel tempo e nello spazio come pensiero, emozione, azione.
Siamo questo, anzi, più correttamente bisognerebbe dire che è questo

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Michael Grab, testimone dell’essere

Nell’opera di Michael Grab, rock balancer, c’è un’evidenza: il processo di costruzione, pietra su pietra, è la manifestazione di uno stare interiore, del risiedere in un equilibrio di tutto l’essere che plasma e rende possibile la forma

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