Pubblichiamo un capitolo del libro La fonte preziosa, edizioni Mediterranee, che illumina il tema che stiamo discutendo da un po’ di tempo. Il testo è tratto dal sito del CF77.
sentire
La gioia
Non uso quasi mai questo termine.
Conosco l’esperienza e la proteggo; l”uso e l’abuso quotidiano di esso mi rimandano ad un’intima violazione.
Stamattina ho letto la mail di una persona che frequenta un gruppo del Sentiero: parlava dei suoi processi interiori e di un’intima profonda gioa che da giorni lo invade fino al punto di essere quasi insopportabile.
La vita è il dispiegarsi della consapevolezza dell’Assoluto
Questo post, non semplice, prende le mosse da uno stimolo di Matteo relativo all’articolo del 18.1:
Allora, seguendo sempre Zenone e parafrasandolo, finché si parla di cogliere l’essere nel presente, nell’istante, nel singolo fatto, ciò è possibile. Ma se poi si vuole trovare la consistenza del divenire, dell’essere del divenire, allora questo sembrerebbe impossibile (sempre logicamente parlando). Esiste un modo, con le parole, per superare questa impasse della razionalità e spiegare più chiaramente “il divenire è l’essere”?
Essere e divenire: siamo un soffio di vento
“Anche l’inscrizione nella coscienza è un’altra illusione”.
La puntualizzazione di Eddy al post dell’11.1 mi stimola delle riflessioni. La nostra formazione è avvenuta in vie non duali: lo zen e la Via della conoscenza. La logica e l’esperienza dell’approccio non duale è fondata sull’essere e poco si interessa del divenire, della trasformazione, del cambiamento.
Scritto sull’acqua
Un passo segue un’altro, quello attuale appoggia sul precedente che hai già dimenticato.
Attraversi la vita come attraversi un prato, un bosco, un quartiere: mentre camini la vita ti scorre accanto, incontri persone e situazioni come fossero fotogrammi che passano rapidi.
Ogni passo un fotogramma, frammenti di film: avresti potuto dar luogo a una scena differente, riflessioni e ripensamenti si inseguono e tramontano. Così è stato.
Perché mai contate le ore?
Perché mai contate le ore, i giorni, gli anni?
Siate consapevoli che tutto lo spettacolo che si svolge di fronte alla vostra osservazione, e di cui siete fatti protagonisti, ha il solo scopo di ampliare il sentirsi di esistere..
Un estratto dal libro del Cerchio Firenze77 “La fonte preziosa” Edizioni Mediterranee
Incontro, separazione, sentire: il ritmo della vita
Vedo la vita che compone e scompone e ricompone la realtà in ogni suo aspetto.
Come le cellule per riprodursi si dividono, così mi sembra che la vita faccia con gli uomini: nelle famiglie, nel lavoro, nelle amicizie, nelle comunità, nelle società: produce l’incontro, la relazione e poi la separazione e quindi l’aggregazione con altri protagonisti e su basi differenti.
Tutti gli esseri procedono assieme
Non mi è facile spiegare questo titolo; è un’esperienza interiore, un sentire consolidato per la cui espressione ho un alfabeto limitato.
Tutti gli esseri, è veramente tutti gli esseri, di qualunque natura, forma, non forma, collocazione temporale.