Ho smesso di lavorare pochi giorni prima del natale 1993 e da allora vivo qui, nell’Eremo dal silenzio, con Catia e Letizia.
Sono accadute tante cose e tante trasformazioni in venti anni; in questo sito trovate scritti, libri, testimonianze e tracce di un cammino: non è necessario aggiungere altro.
Qui voglio brevemente parlare dell’esperienza del silenzio che è maturata in questi anni e che oggi, ogni giorno, mi stupisce nel profondo perché senza sosta narra dello scomparire del protagonista per lasciare sul palcoscenico solo sequenze di fatti, accadere senza passato, senza futuro, senza soggetto.
Silenzio significa assenza di un artefice, di qualcuno che si attribuisce un accadere, un pensiero, un’emozione.
Una benedizione la libertà da se stessi.
silenzio
Momenti di un intensivo del Sentiero contemplativo (agosto 2013)
Il respiro di una giornata durante un intensivo di meditazione e contemplazione del Sentiero contemplativo. Queste immagini, riprese da Roberto d’E., si riferiscono all’intensivo del 3-9 agosto 2013 al monastero camaldolese di Fonte Avellana.
Descrivono la giornata dallo zazen all’aperto del mattino, alla passeggiata meditativa, alle due sessioni formative quotidiane, ai pasti, fino alla cena e al ritiro nelle proprie stanze.
Intensivo di formazione, meditazione, contemplazione 3-9 agosto 2013, monastero di Fonte Avellana (PU)
La possibilità di scendere nell’essere della vita, del vivere, dell’osare, dello scomparire. La meditazione e la contemplazione come vita, non come frammenti. La vita comunitaria, la condivisione, il silenzio, l’inserimento nei ritmi della vita monastica.
Intensivo del 3-9 agosto al monastero di Fonte Avellana (PU)
In autogestione
Tutte le informazioni: Massimo, counseling.mr@gmail.com, 392.4874716
Accoglienza quando si arriva: Nadia, 340.5020743
Tema generale
Ogni fatto è parte di un processo e trasforma il sentire, questa è la radice di ogni accettazione e la porta che conduce all’essere
Tema di domenica, lunedì, martedì
Ogni accadimento, anche doloroso, unito ad altri accadimenti amplia la nostra comprensione.
La vita dell’uomo è conoscenza, consapevolezza, comprensione.
Tema di mercoledì, giovedì, venerdì
Di comprensione in comprensione transitiamo da ego ad amore. L’esperienza dell’essere senza condizionamento.
Giorno di inizio (sabato)
Arrivo ore 10 (o altro orario da concordare)
10-14 sistemazione camere, preparazione pranzo, riassetto
14-15,45 riposo
15,45-18,30 conversazione libera su aspetti della via spirituale o su aspetti della vita personale
19 vespri con la comunità dei monaci
20 cena e socialità
Giornata tipo
6,20-7 zazen (a giorni alterni al chiuso e all’aperto)
7,30-8 passeggiata meditativa in solitudine, lodi con la comunità dei monaci (una di queste pratiche a scelta)
8,10-9,10 colazione
9,30-10,20 passeggiata meditativa in montagna
10,30-12 sessione del mattino
13,15-14,30 pranzo e riassetto
16-16,45 prove del Laboratorio del canto
16,50-18,15 sessione della sera
18,30-19,15 passeggiata meditativa in solitudine, vespri con la comunità dei monaci (una di queste pratiche a scelta)
20 cena e socialità
Giorno di chiusura (venerdì)
6,20-7 zazen
7,30-8 passeggiata meditativa in solitudine, lodi con la comunità dei monaci (una di queste pratiche a scelta)
8,10-9,10 colazione
9,30-10,20 passeggiata meditativa in montagna
10,30-12 sessione del mattino
13,15-15 pranzo e riassetto
16-17,15 sessione di chiusura e cerimonia della condivisione
(Chi ha la necessità di partire prima delle 17,15 può farlo)
Silenzio dall’alzata a prima di cena
Nei momenti di maggiore stanchezza le sessioni verranno sostituite da passeggiate meditative o, semplicemente, da momenti di libertà
Portare il presente programma con sé
Portare la stampa della Cerimonia della condivisione
Leggere le indicazioni per gli intensivi
Periodo di silenzio
Osserveremo un periodo di silenzio.
L’approssimarsi dei quattro intensivi estivi richiede una profonda disposizione interiore, un risiedere nell’essere, una considerevole quantità di energie.
Gli interessati agli intensivi trovano in questa pagina le informazioni necessarie.
Per ogni esigenza ed informazione si può contattare la responsabile della comunità, Francesca comunita@contemplazione.it
Dove andiamo noi non c’è niente e il cammino è solo perdere
L’orizzonte è vuoto.
Dovunque lo sguardo indaghi niente che possa essere ricondotto a sé.
L’orizzonte è vuoto di sé.
Pensiero e silenzio. Krishnamurti, P.Jayakar (4)
Brano tratto e liberamente tradotto dal testo Krishnamurti: A Biography, di Pupul Jayakar
“A metà febbraio tornai a trovarlo (Krishnamurti). Mi chiese se avessi notato qualcosa di diverso nel processo del mio pensiero. Dissi che mi sembrava di avere meno pensieri che in precedenza, come se la mia mente non fosse più irrequieta come al solito.
Come barchette di foglie di canna
Cara Maria, quand’ero ragazzo stavo in campagna, a poche centinaia di metri dalla foce del fiume Cesano.
Il bisogno di tacere
Se guardassimo attentamente nel nostro intimo scopriremmo quanto è grande il bisogno di tacere, di abbassare gli occhi per non essere travolti dal fiume di stimoli, di immagini, di sensazioni ed emozioni.
Silenzio e scacco della mente
Scrive un’amica: “Durante i nostri incontri, nelle pause, in cucina, le persone dovrebbero fare più silenzio.” Giusto.
L’amica dimentica quanto ci insegni, ci metta in scacco, ci costringa a lavorare interiormente il non-silenzio altrui.
L’autunno, lo svuotamento
Stiamo entrando nel ventre dell’autunno, il tappeto di foglie si ispessisce, le noci sono ormai tutte cadute e topi e scoiattoli non hanno certo patito la fame.