[Sommario IA] “Oggetto psichico”: meccanismo mentale che blocca il nuovo, interpretandolo attraverso il passato, creando standard basati su giudizi e pregiudizi.
La memoria agisce automaticamente, governando l’approccio alla vita, rendendo inutili gli sforzi per difendere punti di riferimento solidi di fronte all’imprevedibilità.
soggetto
Via della conoscenza: l’oggetto psichico 4
[Sommario IA] L’oggetto psichico è l’interpretazione soggettiva della vita, una bussola basata su percezioni sensoriali e schemi mentali preesistenti.
Si forma attraverso un processo di accumulo e sistematizzazione delle esperienze passate, creando filtri interpretativi per il presente.
Via della conoscenza: mente e problemi 3
[Sommario IA] Il termine “problema” è una costruzione mentale, non una realtà oggettiva; etichettare gli eventi come “problemi” deriva dalle nostre pretese e dal focalizzarci sul nostro “io”.
“Risolvere problemi” è un automatismo verbale che maschera la mancanza di problemi veri e propri, ma solo pretese personali.
Via della conoscenza: la mente non è vita 2
[Sommario AI] La mente è una struttura concettuale, non la vita stessa; la vita la nega, mentre la mente rifiuta di riconoscerla.
La mente crea un’identità separata e costruisce una realtà illusoria attraverso concetti, giudizi e interpretazioni, negando la realtà della disconnessione.
Via della conoscenza: mettere in crisi la struttura mentale 1.1
[Sommario IA] La mente umana, come strutturata, crea un “io” separato e illusorio, impedendo la percezione della quiete interiore e dei sussurri della vita.
La mente è utile nel quotidiano, ma dannosa per la crescita interiore, poiché focalizzata sull’accumulo di concetti e sul rafforzamento dell’identità individuale, limitando l’orizzonte.
Che cos’è la mente per la Via della conoscenza? 1
[Sommario IA] La mente, per la Via della Conoscenza, non è solo intelletto, ma il processo tramite cui le capacità razionali vengono distorte da un egocentrismo che pone “l’io” al centro del mondo.
L’educazione promuove una visione dualistica, generando paura dell’alterità e del diverso, spingendo l’individuo a trasformare il non-noto in noto per sentirsi sicuro.
Nessuno possiede l’amore e nessuno può distribuirlo 20
La gratuità è il semplice accadere che non si colora di nulla: di nessun concetto, di nessuna etichetta, di nessun darsi da fare per meritarla o per conquistarla, e di nessuna pretesa.
La propria, personale, inutilità 19
Una voce: Quando muore la speranza di evolvere, muore contemporaneamente quel terreno che voi coltivate per essere assorbiti nel Divino; è lì che accrescete il desiderio di essere accolti dal Divino, di essere quasi annullati in Lui, fino al punto da non essere quasi più niente: solo un piccolo residuo facente parte della Sua divinità.
La gratuità quando la mente tace 18
Come vedere, allora, la relazione fra il Divino e l’umano? Quando entrano in crisi tutti i racconti che ciascuno si fa per rappresentarsi quel contatto e quell’intima fusione, e quando svanisce l’idea di un dono o di un aiuto divino, allora si affaccia una domanda: “Come mai sento il bisogno di vedere nel Divino un’opportunità?”.
La vita è gratuità 17
Una voce: La vita è. La vita è così com’è, ma quel così com’è rappresenta un costringimento che non vi lascia scampo nel percorso interiore, perché vi costringe a stare dove non vi piace, dove nulla c’è da aggiungere, dove non sapete come collocarvi e dove non trovate più alcun senso per compiere passi verso il vostro progredire.