In questi giorni lunghi andiamo a dormire che c’è ancora luce e ci alziamo che albeggia.
Di notte il canto delle rane, di giorno quello degli uccelli ci tengono compagnia.
La costa, i bagnanti, le auto, sono lontani.
Qui non c’è tempo, solo un piccolo procedere discreto di fatti che accadono.
stare
Momenti
Seduti sotto al tiglio abbiamo parlato dei piccoli accadere della via.
Giorni semplici
Dalla sala grande escono canti e risa e poi ancora canti.
Un ramarro ci osserva immobile sul tronco del pioppo abbattuto.
Smettiamo di leggere e osserviamo: non c’è tempo.
Camminiamo con Enni lungo il solito percorso, attraverso un mare di verde e di canti ininterrotti di uccelli occupati nelle loro faccende.
C’è un muoversi nello spazio ma non nel tempo, non c’è tempo.
E’ un accadere senza successione.
Fotogrammi
C’è un vento fresco che viene dai monti; al riparo della casa osservo gli alberi, la legna da sistemare e mi scorrono nella mente le scene del quotidiano: la Libia, le persone che attraversano il mare, il canto instancabile delle capinere, il dolore di persone che conosco.
Sono come una stanza senza porte e finestre.
Non c’è attesa; non c’è nemmeno un disporsi.
Primavera
Seduti sul marciapiedi di casa
osseviamo le gemme dei tigli rigonfie di vita.
Parole, silenzi.
Le foglie
Osservi la vita con lo stesso sguardo dell’albero che guarda il tappeto di foglie ai suoi piedi, in questo autunno inoltrato.
Una vita normale
Accade nelle nostre vite quello che accade in ogni vita: piccoli eventi che si susseguono e compongono un puzzle ordinario e feriale, niente di speciale, niente di straordinario, tutto veramente ordinario.
Perché non moriamo di noia e di frustrazione?
Perché non cerchiamo più il senso di ciò che accade e ci attraversa, ci impatta, ci abbandona.
Questo slanciarsi
Questo slanciarsi sempre verso qualcosa, questa tensione sottile che induce a cercare, a protendersi.
E questo stare qui, senza orizzonte, senza tempo, senza interesse.
Dentro l’apparente annichilimento, tutta la vita.
Conoscenza di sé, meditazione, contemplazione
E’ il testo di riferimento indispensabile se vuoi introdurti nella via spirituale dall’angolo visuale da noi proposto. In esso trovi una prima parte dedicata alle dinamiche della mente e al come affrancarsi dal suo condizionamento; una parte centrale dove si tratta dell’altro da sé e dell’esperienza degli affetti; una terza parte, molto vasta, dedicata ad una analisi dettagliata dell’esperienza della meditazione, della contemplazione, dell’abbandono, della compassione. Prima di ordinarlo (eremo@contemplazione.it) leggi la pagina Al lettore.
Il libro in formato pdf
Autori: R.Olivieri con G.Cavalieri
Al lettore
Prefazione
Introduzione: L’inspiro che prepara l’espiro
Capitolo 1: La crisi, il dolore
Capitolo 2: L’identificazione col dolore
Capitolo 3: Imparare a dubitare
Capitolo 4: La disconnessione dal recitato mentale
Capitolo 5: Aggiungere e togliere
Capitolo 6: Il deserto
Capitolo 7: La solitudine
Capitolo 8: La caduta della morale
Capitolo 9: L’altro da sé
Capitolo 10: Il buon amico
Capitolo 11: L’esperienza degli affetti
Capitolo 12: Chi opera il cambiamento
Capitolo 13: Natura dell’atto meditativo
Capitolo 14: L’esperienza della contemplazione
Capitolo 15: La routine del quotidiano
Capitolo 16: Tutto sorge e tutto scompare: l’impermanenza
Capitolo 17: Lo sguardo del contemplante
Capitolo 18: La pregnanza di ogni singola esperienza
Capitolo 19: Il sorgere dell’esperienza della compassione
Formato: 14,8 x 21 cm.
Pagine: 307
Dove nulla accade
Qui
dove nulla accade
tutto accade.
La vita
è se stessa.
Meditazione sull’ordinario
Torno qui,
risiedo qui.
Mi capita
di avvertire
un movimento dell’aria,
un profumo intenso;
mi capita
un pensiero penetrante
o, a volte, sciocco;
mi capitano molte cose,
semplici, ordinarie.
Mi capitano nel senso
che si presentano
e poi scompaiono.
Cammino
e una processione
interminabile di fatti
mi scorre a fianco
e mi attraversa.
Non ho sostanza,
sono privo di consistenza
e mi è piuttosto chiara
l’espressione ” la realta’
è solo rappresentazione”.
Credo di sapere anche
che tutto questo
è privo di senso.
Cosa significa?
Che per quanto ci sforziamo
di interpretare,
un gioco rimane un gioco,
pura gratuita’
priva di finalità,
senza scopo e,
alla fine, senza senso.
Semplicemente accade.
Ecco, mi capita di accadere;
mi capita che la vita
accada attorno a me,
mi capita di non essere altro
che vita che accade.