Prendo spunto dal post di Alessandro di ieri. Che cos’è una via? Un cammino incontro a sé stessi, al processo del conoscersi, del divenire consapevoli, del comprendere.
Il cammino da ego ad amore. Quante vie esistono dal nostro punto di vista? Una sola, la vita.
zen
Due sentieri
conosco due sentieri
che portano allo stesso luogo.
Il bisogno di tacere
Se guardassimo attentamente nel nostro intimo scopriremmo quanto è grande il bisogno di tacere, di abbassare gli occhi per non essere travolti dal fiume di stimoli, di immagini, di sensazioni ed emozioni.
La ricerca e lo studio nel cammino spirituale
Prendo spunto dalla pubblicazione, ieri, del primo capitolo del nostro nuovo libro “L’essenziale“, e dal file di Soggetto “La mente crea problemi” pubblicato oggi, per compiere una breve riflessione.
Sembra che in questo tempo la pratica dello studio, della ricerca, dell’investigazione esistenziale su testi che abbiano una complessità argomentativa sia in disuso.
In un passo
Tutti i passi fatti finiscono in un passo.
Tutti i respiri in un respiro.
Tutte le attese in uno stare.
Tutta l’ansia in una fiducia.
Michael Grab, testimone dell’essere
Michael Grab, Rock balancer
Non sono necessari commenti.
Il post di riferimento.
Il sito web di Michael Grab
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La vita, prima ed ultima maestra
Un lungo succedersi e intrecciarsi di eventi, intenzioni, pensieri, emozioni, questo è la vita. Tra conflitti e piccole liberazioni scorre il nostro quotidiano impregnato di routine.
Nella routine incontriamo il partner, i figli, i genitori, i colleghi di lavoro, i maestri, i discepoli, i libri, i film che ci plasmano.
Incontriamo la sofferenza e la gratificazione, l’umiliazione e il riconoscimento.
Seminario sull’atteggiamento meditativo, a Como
Domenica 18 marzo 2012, dalle ore 9 alle 17,
a Como, presso la Palestra Centro
Seminario del Sentiero contemplativo sul tema:
Pensiero, emozione, azione come fatti a sé stanti,
non collegati tra loro.
L’esperienza della disconnessione fulcro della pratica della meditazione.
Dal lasciar andare senza fine sorge l’atteggiamento meditativo che, pian piano, si struttura nel nostro quotidiano fino a pervaderlo.
Zazen, la pratica dell’essere
Lo zazen è l’incarnazione del risiedere nell’essere; è anche la pratica del buddismo zen.
Risiedere nell’essere: la condizione non alienata d’esistenza; l’uomo, la sua vita, gli esseri, il cosmo riunificati nell’esperienza del presente.
La riunificazione avviene in virtù del fatto che il praticante non coltiva né la sua mente, né la sua emozione stimolate dai processi dell’esistenza.
Il praticante semplicemente risiede nell’adesso.
Ogni adesso sorge e scompare: l’attenzione non è sul passato, non sul futuro, ma su ciò che in quel presente colpisce i sensi, sorge nel pensiero, si anima nell’emozione.
La consapevolezza del praticante vede ciò che sorge e lo lascia andare, senza sosta.
Da questa disconnessione senza fine sorge la realtà: l’essere della vita non condizionato da quanto la mente/identità via aggiunge o si attende.
Zazen è la vita oltre il condizionamento.
La sua forma statica prepara una disposizione interiore che poi si riversa nel dinamismo della vita.
Qui, nell’Eremo dal silenzio, pratichiamo zazen nel corso di intensivi di una giornata con frequenza bimestrale.
Per conoscere le date degli intensivi puoi scriverci:
eremo@contemplazione.it
Da settembre 2012