“Anche l’inscrizione nella coscienza è un’altra illusione”.
La puntualizzazione di Eddy al post dell’11.1 mi stimola delle riflessioni. La nostra formazione è avvenuta in vie non duali: lo zen e la Via della conoscenza. La logica e l’esperienza dell’approccio non duale è fondata sull’essere e poco si interessa del divenire, della trasformazione, del cambiamento.
zen
La pagina dei libri di Daigu Ryokan, poeta dello zen
Leggere i suoi haiku è un ritornare incessante ad un adesso fatto di semplicità ed essenzialità. I suoi libri.
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Daigu Ryokan, poeta dello zen
Ogni volta che ho bisogno di tornare all’essenziale prendo in mano un libro di Ryokan.
D. Ryokan, Poesie, e-book scaricabile gratuitamente
D. Ryokan, Poesie di Ryokan, La vita felice editore
D. Ryokan, Novantanove Haiku, La vita felice editore
Autori vari, Capolavori della poesia zen, La vita felice editore
Analisi critica, giudizio, detti dei maestri
Abbiamo discusso sul Forum attorno a questo koan proposto da Sab:
Joshu chiese al maestro Nansen: «Qual è la vera via?».
Nansen rispose: «La via di ogni giorno è la vera via».
Joshu chiese: «Posso studiarla?».
Nansen rispose: «Più studi e più ti allontani dalla via».
Perché dubitare?
“Dopo una giornata passata a mendicare,
torno alla mia capanna e chiudo la porta.
Brucio nel focolare dei rami ancora verdi;
leggo con calma le poesie di Kanzan.
Il vento dell’ovest porta la pioggia.
Ogni tanto, distendo le gambe e mi riposo.
Perchè affannarsi, perché dubitare?”
Ryokan, monaco dello zen, 1758-1831
Poesie di Ryokan, La vita felice editore
La Sala di Meditazione, Ancona
L’indagine sul sé e sulla nostra “natura originaria”
(secondo la tradizione dell’Advaita Vedanta e dello Zen)
e la pratica dell’abbandono delle nostre identificazioni personali
e degli attaccamenti (ispirata anche alla tradizione mistica
cristiana), sono il fulcro dei nostri incontri
e del nostro impegno nella vita.
La Sala di Meditazione, via Dalmazia 21, Ancona
Telefono 071.2803716
e-mail: bolrob13@libero.it, panda14@alice.it
La pagina su Facebook
Programma degli appuntamenti
Settembre/dicembre 2012
Info. tel.071-2803716,
bolrob13@libero.it ( Roberto),
panda14@alice.it ( Daniela).
Perché soffriamo
Una discussione sull’origine del dolore sulla pagina facebook:
Filosofia del vivere
Aspetti della visione della filosofia antica e alcune nostre considerazioni.
Aforismi di Suzuki Roshi
“Fareste bene a essere contenti per le erbacce che avete nella mente, perché in definitiva la vostra pratica ne sarà arricchita”.
http://www.meditare.net/drupal/aforismi/aforismi-di-shunryu-suzuki-roshi
Conoscenza di sé, meditazione, contemplazione
E’ il testo di riferimento indispensabile se vuoi introdurti nella via spirituale dall’angolo visuale da noi proposto. In esso trovi una prima parte dedicata alle dinamiche della mente e al come affrancarsi dal suo condizionamento; una parte centrale dove si tratta dell’altro da sé e dell’esperienza degli affetti; una terza parte, molto vasta, dedicata ad una analisi dettagliata dell’esperienza della meditazione, della contemplazione, dell’abbandono, della compassione. Prima di ordinarlo (eremo@contemplazione.it) leggi la pagina Al lettore.
Il libro in formato pdf
Autori: R.Olivieri con G.Cavalieri
Al lettore
Prefazione
Introduzione: L’inspiro che prepara l’espiro
Capitolo 1: La crisi, il dolore
Capitolo 2: L’identificazione col dolore
Capitolo 3: Imparare a dubitare
Capitolo 4: La disconnessione dal recitato mentale
Capitolo 5: Aggiungere e togliere
Capitolo 6: Il deserto
Capitolo 7: La solitudine
Capitolo 8: La caduta della morale
Capitolo 9: L’altro da sé
Capitolo 10: Il buon amico
Capitolo 11: L’esperienza degli affetti
Capitolo 12: Chi opera il cambiamento
Capitolo 13: Natura dell’atto meditativo
Capitolo 14: L’esperienza della contemplazione
Capitolo 15: La routine del quotidiano
Capitolo 16: Tutto sorge e tutto scompare: l’impermanenza
Capitolo 17: Lo sguardo del contemplante
Capitolo 18: La pregnanza di ogni singola esperienza
Capitolo 19: Il sorgere dell’esperienza della compassione
Formato: 14,8 x 21 cm.
Pagine: 307
Contemplare è smettere di cercare
Quante parole! Le parole parlano di noi, le persone che incontriamo parlano di noi,
le notizie al telegiornale parlano di noi:
se abbiamo orecchie per ascoltare e strumenti concettuali per interpretare, ci possiamo accorgere
che tutta la realtà parla di noi, ci descrive, ci smaschera, ci mette in scacco.
Se abbiamo bisogno di essere messi in scacco, va bene.
Ma se cominciamo ad essere stanchi di questo essere sempre nel mezzo, in un fiume incessante di parole, immagini, azioni;
se cominciamo ad avere il dubbio che forse la realtà non parla sempre di noi, forse parla solo di se stessa,
allora ci siamo!
Forse non siamo così importanti, forse sorge in noi il senso di una irrilevanza,
di essere un qualcosa di poco conto, senza che questo ci susciti angoscia.
Possiamo cominciare ad ascoltare?
Che cosa? Semplicemente ciò che accade.
E che cosa accade? La vita!
Ed è importante la vita? Terribilmente!
E noi siamo importanti? Per niente!
Ed è importante la vita? Per niente!
Guarda la luce come danza sulle foglie di quell’albero!