Michael Grab, testimone dell’essere

Nell’opera di Michael Grab, rock balancer, c’è un’evidenza: il processo di costruzione, pietra su pietra, è la manifestazione di uno stare interiore, del risiedere in un equilibrio di tutto l’essere che plasma e rende possibile la forma

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La vita, prima ed ultima maestra

Un lungo succedersi e intrecciarsi di eventi, intenzioni, pensieri, emozioni, questo è la vita. Tra conflitti e piccole liberazioni scorre il nostro quotidiano impregnato di routine.
Nella routine incontriamo il partner, i figli, i genitori, i colleghi di lavoro, i maestri, i discepoli, i libri, i film che ci plasmano.
Incontriamo la sofferenza e la gratificazione, l’umiliazione e il riconoscimento.

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Seminario sull’atteggiamento meditativo, a Como

Domenica 18 marzo 2012, dalle ore 9 alle 17,
a Como, presso la Palestra Centro
Seminario del Sentiero contemplativo sul tema:
Pensiero, emozione, azione come fatti a sé stanti,
non collegati tra loro.
L’esperienza della disconnessione fulcro della pratica della meditazione.
Dal lasciar andare senza fine sorge l’atteggiamento meditativo che, pian piano, si struttura nel nostro quotidiano fino a pervaderlo.

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Zazen, la pratica dell’essere

Lo zazen è l’incarnazione del risiedere nell’essere; è anche la pratica del buddismo zen.
Risiedere nell’essere: la condizione non alienata d’esistenza; l’uomo, la sua vita, gli esseri, il cosmo riunificati nell’esperienza del presente.
La riunificazione avviene in virtù del fatto che il praticante non coltiva né la sua mente, né la sua emozione stimolate dai processi dell’esistenza.
Il praticante semplicemente risiede nell’adesso.
Ogni adesso sorge e scompare: l’attenzione non è sul passato, non sul futuro, ma su ciò che in quel presente colpisce i sensi, sorge nel pensiero, si anima nell’emozione.
La consapevolezza del praticante vede ciò che sorge e lo lascia andare, senza sosta.
Da questa disconnessione senza fine sorge la realtà: l’essere della vita non condizionato da quanto la mente/identità via aggiunge o si attende.
Zazen è la vita oltre il condizionamento.
La sua forma statica prepara una disposizione interiore che poi si riversa nel dinamismo della vita.
Qui, nell’Eremo dal silenzio, pratichiamo zazen nel corso di intensivi di una giornata con frequenza bimestrale.
Per conoscere le date degli intensivi puoi scriverci:
eremo@contemplazione.it
Da settembre 2012

Essere e divenire: siamo un soffio di vento

“Anche l’inscrizione nella coscienza è un’altra illusione”.
La puntualizzazione di Eddy al post dell’11.1 mi stimola delle riflessioni. La nostra formazione è avvenuta in vie non duali: lo zen e la Via della conoscenza. La logica e l’esperienza dell’approccio non duale è fondata sull’essere e poco si interessa del divenire, della trasformazione, del cambiamento.

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